giovedì 22 marzo 2012

I retroscena di una follia. Parte III - FESTA-

CONTINUA DA IERI...


L'ingresso inaspettato di Federica ha sorpreso tutti, la serata si preannuncia ricca di colpi di scena.
É il mio momento, nascosto dietro ad un muretto aspetto che il video si concluda: 3......2.....1....
Thunderstuck accompagna la mia corsa tra la folla! Un urlo generale, corro da Giulia le metto al collo una sciarpa dell'Islanda e ci abbracciamo forte mentre intorno a noi gli invitati commossi e stupiti battono le mani.
Anche i miei amici corrono da me e si uniscono all'abbraccio. É un momento indimenticabile.

Ognuno ha qualcosa da chiedermi: Ma come hai fatto? Ma quando sei partito? Quando ritorni?
e poi: "complimenti, hai fatto una cosa bellissima".

La scena per 5-6 minuti é tutta per me, ma la cedo volentieri a Giulia e la festa puó finalmente iniziare.

Si mangia, si chiacchiera, racconto a tutti di queste prime settimane e poi proiettiamo i video o meglio i "film" che insieme ai miei genitori e i miei amici abbiamo preparato, registrato e montato.

Allla fine Giulia, Luca, Francesca e Federico si esibiscono in una salsa e finalmente posso apprezzare le capacitá di questi ballerini!


Tutto era andato esattamente come avevo immaginato e sono felice e soddisfatto!

Passo i restanti due giorni coccolato come non mai dalla mia famiglia e da Federica,,faccio una scorta di cibo da portare e compriamo alcuni prodotti per i miei capi (li voglio ringraziare per quanto sono stati disponibili). Lunedí sera arriva in un lampo.

L'avventura sta per concludersi: alle 3.15 di martedí mattina il pullman é giá diretto verso Milano.

Arrivo ad Amsterdam alle 9.00 e avendo qualche ora a disposizione prima del volo per Reykjavik  ne approfitto per raggiungere il centro.

Una visita tra i canali della capitale olandese, per le vie del centro storico, molte foto e poi di nuovo aeroporto.

All'arrivo a Keflavik, alle 4 di pomeriggio trovo lo stesso grigio, freddo e piovoso cielo che avevo lasciato pochi giorni prima ma per ora questa é la mia casa e non mi sento straniero. Non sono arrivato, sono tornato.

Alle 5 entro in casa, svuoto la valigia, congelo la carne che mia mamma con tanto amore mia ha preparato, sistemo nella dispensa tutti i prodotti che mio papá mi ha comprato e preparo la borsa dei regali che il giorno dopo porteró Throstur ed Helgi: arance, vino, parmigiano, salame, cioccolato olive e nocciole.

Il giorno seguente (ieri) alle 8 in punto, come promesso, sono di nuovo al lavoro.
Prima di togliermi il giubbotto salgo direttamente da Throstur a portargli le cose.

Lo vedo illuminarsi in un grande sorriso quando tiro fuori dalla borsa tutte quelle cose buone.
Mi ringrazia tanto e mi da la mano: il piú grande gesto di gratitudine da queste parti.
Scendo al piano di sotto e mi affaccio alla porta dell'ufficio di Helgi con una bottiglia di Erbaluce in mano: mi chiede com'é andata poi sorride e mi da la mano anche lui.

Mezz'ora piú tardi sono di nuovo da lui con le mie solite ricerche, pronto a spiegargli nuove cose..

Tutto torna alla normalitá.



FINE















Facce sorprese al mio arrivo








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