In questi (soli) due mesi di vita islandese, di cose incredibili ne ho viste tante.
Cose che ho visto per la prima volta nella mia vita, che mi hanno stupito sconvolto e affascinato.
Come un bambino che vede per la prima volta una cosa mi sono entusiasmato facilmente e spesso sono rimasto a bocca aperta. Tante scoperte, tutte insieme, tutte in un breve arco di tempo.
Ho avuto per esempio la fortuna di vedere un'aurora boreale:
l'avevo sempre immaginata, vista in fotografie..ma nulla a parole può valere quanto il trovarsi di fronte a questo velo azzurro che danza nel cielo e a poco a poco scompare.
Ho visto paesaggi senza forme di vita che ricordano un fondale marino arido senza acqua, ho visto la terra bruciare, ho visto l'acqua che bolle nelle pozze, un fiume caldo e il vapore che si alza dalle pareti di una montagna.
Nel mio viaggio lungo la costa sud ho visto delle cascate straordinarie, dei paesaggi che sembrano usciti da una realtà virtuale come i classici sfondi desktop che rappresentano mondi fantastici con un pianeta enorme nel cielo, un mondo in stile Avatar insomma.

Ho visto l'assenza di persone, le fattorie distanziate chilometri, le montagne rocciose, rosse, come quelle della Monument valley in Arizona, una baia piena di iceberg e le foche.
Non dimentico neanche il clima che mi ha accolto nelle prime settimane. Raffiche di vento mai viste, le tempeste di neve ghiacciata, il cielo che cambia ogni 5 minuti le persone in giro senza ombrelli ne cappuccio a bagnarsi completamente.
Come dicevo tante cose nuove, tutte insieme, tutte in poco tempo.
Ad un certo punto arriva il momento in cui non ci si stupisce più e, per quanto le cose siano incredibili, diventano normali e non fanno più effetto.
Si accetta l'idea di trovarsi in un altro mondo e diventano elementi scontati della realtà che ci circonda.
Forse proprio per questo il mio amico Daniele ha avuto l'impressione di vivere dentro un sogno.
In un sogno infatti succedono cose stravaganti e impensabili che per il protagonista sono la normalità.
Solo al risveglio ci si renderà conto di ciò che si è sognato.
Per me vale lo stesso. Ho imparato ad abituarmi alla luce fortissima del sole, ai paesaggi mozzafiato che ogni giorno vedo dalla mia finestra dell'ufficio e a tutte le meraviglie sparse un po' ovunque.
Ad una cosa però, talmente grande e talmente impressionante, credo non riuscirò mai ad abituarmi:
La Notte.
Ho sempre saputo che al polo nord in estate è sempre giorno e d'inverno c'è sempre buio. Benissimo.
Quando immaginavo il sole di mezzanotte immaginavo un tramonto visibile a mezzanotte.
Quello su cui non ho mai riflettuto però, è su cosa capita fino a mezzanotte?
Lo sto scoprendo in questi giorni.
In effetti sembra naturale, se a mezzanotte si vede il sole vorrà dire che fino a mezzanotte c'è il sole.
Si, ma un conto è saperlo in teoria, un conto è vederlo!
Arrivano le 9 di sera: il sole è ancora abbastanza alto. Si fanno le 10 e il sole non è altissimo ma è ancora li. Alle 11 il cielo è violetto. 11 e mezza e c'è ancora luce. A mezzanotte il sole è tramontato ma in lontananza si vedono delle striature arancioni.
Per intenderci, la mia camera non è ancora completamente buia. Riesco a vedere bene tutto.
Alle 5 di mattina il sole è già alto nel cielo e io mi sveglio con naturalezza.
Mi sono abituato a tutto, non credo che mi abituerò mai alla notte artica.
Ogni sera puntuale rimango a bocca aperta.
Questo fenomeno è qualcosa che va oltre, è qualcosa che rimette in discussione il concetto di tempo.
Se il tempo è scandito dall'alternarsi del giorno e della notte in modo regolare, cosa succede quando il giorno e la notte si mescolano in un unico giorno infinito?
E' incredibile ed è quanto di più vicino ad un sogno si possa provare.
Quando il tramonto si fonde nell'alba, sembra stupido da dire, ma vengono a mancare dei punti riferimento che abbiamo sempre dato per scontato.
In ogni caso le giornate veramente lunghe devono ancora arrivare e arriveranno a Giugno!
Paragonabile alla Non Notte può essere solo il Silenzio.
Per la prima volta ho percepito il Silenzio Assoluto lungo la strada numero 1, fermandoci in una terra in mezzo al nulla dove nè il vento nè forma di vita alcuna emettevano suoni.
E' qualcosa di veramente assordante e si fa fatica a rimanere più di qualche minuto.
Non esagero se dico che fa letteralmente girare la testa.
Potrò abituarmi a tutto meno che alla Non Notte e al Silenzio Assoluto.
La situazione alle 23.00
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