lunedì 4 giugno 2012

Una settimana intensa PARTE 1

Sono successe tantissime cose dall'ultimo post :  viaggi, episodi, aneddoti..

Ora che finalmente ho un momento di pausa proveró a raccontare meglio quello che é successo, ripercorrendo gli ultimi 7 giorni in un riassuno che per forza di cose non sará esattamente breve!


LUNEDI 28 MAGGIO (Festa nazionale)

Finalmente, dopo 3 mesi esatti dal mio arrivo torno su un campo da calcetto a giocare con gli amici.
Il giorno é festivo, il cielo e sereno e l'aria non é troppo fresca. Condizioni ideali.
L'arrivo di Carlos e Damian, i nuovi stagisti appassionati di calcio come me,  mi permette di organizzare qualche partita ogni tanto.
Dopo la breve parentesi nella squadra di terza divisione easuritasi in un mese, non ho piú avuto l'occasione di toccare un pallone.
Mi mancavano molto le partite tra amici e avevo paura di aver perso la confidenza con la palla e la corsa.
Organizzare quella partita mi ha fatto sentire a casa: "alle sei al campo?" "la palla la porti tu?" "il tuo amico viene?"
A giocare in Islanda si hanno due vantaggi molto interessanti: i campetti sono gratis e puoi stare finché ne hai voglia dato che la notte non arriva mai.
Su quel campetto multietnico tra spagnoli polacchi, sud americani ed islandesi ho ritrovato in un attimo la confidenza che credevo sparita! 4 o 5 goal e nessuna fatica.


MARTEDI 29 MAGGIO

Lunedi sera, dopo la partita, il mio capo mi ha telefonato chiedendomi come avevo passato il fine settimana e invitandomi la mattina seguente a fare colazione con gli altri colleghi prima di andare in ufficio.
Ci siamo ritrovati alle 7.40 di martedi mattina davanti alla caffetteria: ognuno con la sua bici naturalmente, e per festeggiare la fine della competizione, colazione offerta per tutti: panino e succo!
Quel giorno ho battuto il mio record percorrendo gli undici km che mi separano dall'ufficio, in 32 minuti all'andata e in 29 al ritorno.


MERCOLEDI 30 MAGGIO

Per sabato prossimo (9 giugno) l'azienda ha organizzato una scalata allo Snæfellsjökull, il vulcano-ghiacciaio che ispiró Jules Verne per il romanzo "Viaggio al centro della terra".
Nel famoso libro, il professore Otto Lindebrock, entrando da questo cratere, attraversa la terra fino a raggiungere l'uscita dal vulcano di Stromboli, concludendo cosí il suo viaggio.

Siccome io ho ancora un mese da passare in Islanda penso che, a differenza del professor Lindebrok, non prenderó la strada del cratere!

Per allenamento, gli stessi che prenderanno parte a questa scalata, hanno organizzato per oggi un'escursione sul monte Esja, un massiccio di 600 metri alle porte di Reykjavik.
A differenza del grande ghiacciaio, il monte Esja si scala in un'ora e il percorso si arrampica ripido tra le rocce fino alla cima dove si trova un largo altopiano.

Siamo saliti sul monte Esja alle 8 di sera. Arrivati in cima, la vista sulla penisola di Reykjavik illuminata dal sole del tramonto ripagava di tutta la fatica.
Percorrendo la strada del ritorno, alle 11 e mezza, il sole ancora sopra l'orizzonte dipingeva un'ombra dorata sopra i tetti e le facciate e il cielo si colorava di rosa.  Arrivato a casa non sentivo piú le gambe.




GIOVEDI 31 MAGGIO

Con le gambe a pezzi sono tornato in ufficio per incontrare il mio capo con cui parlare di una presentazione.
Bevevo il caffé in sala riunioni mentre lo aspettavo, il proiettore era acceso, le tende abbassate e gli appunti sul tavolo.
E' arrivato puntualissimo alle 8.45 e, cercando il documento sulla chiavetta, mi sono reso conto dell'errore.
Avevo preso la chiavetta sbagliata e poiché avevo appena cambiato postazione computer tutti i miei documenti erano sull'altra chiavetta che avevo lasciato a casa.

Un po' mortificato per la brutta figura cercavo un modo per recuperare quel file ma lui non sembrava curarsene piu di tanto e siamo finiti a parlare di viaggi.

Abbiamo aperto google earth e, con una sala riunioni a disposizione e un proiettore, abbiamo navigato per l'Islanda:  "dovresti andare qui.." "visita questo paese.."  "guarda queste foto qui.."

Poche ore dopo, avevo ritrovato quella presentazione attraverso una mail che mi ero autoinviato.
Ho provato a recuperare chiedendogli se avesse voluto rivedermi il giorno stesso per ripetere la riunione ma la sua risposta é stata: "non preoccuparti, ne riparliamo domani alla stessa ora".


Dopo pranzo, Eythor, il collega nell'ufficio di fronte al mio (quello che tempo fa mi aveva invitato ad una camminata dopo pranzo) mi chiede se voglio andare con lui per un lavoro fuori cittá.
Infilo la giacca e scendiamo insieme.
Dopo un'ora di viaggio verso nord, siamo nei pressi di Borganes per controllare un alternatore che segnala qualche problema.

Indosso l'elmetto rosso come lui e mi trovo dentro una zona recintata con tralicci, alternatori e cavi dell'alta tensione. Mentre lavora mi spiega cosa sta facendo e io lo aiuto passandogli gli attrezzi. E' sempre molto timido e parla piano, vedo che si sta sforzando tanto per vincere la timidezza. Negli ultimi giorni si é aperto un pochino di piú: mercoledí, alla scalata sull'Esja, lui era l'esperto che guidava il gruppo e anche in quella occasione cercava di spiegarmi qualche cosa.


La sera dopo il lavoro io e gli altri stagisti ci siamo incontrati in un ristorante per pianificare la gita del weekend nell'Islanda del nord.


VENERDI 1 GIUGNO

Stavolta non ho fallito! Alle 8.45, quando il capo é entrato, la presentazione era pronta sullo schermo ed io non dovevo fare altro che esporla nel modo migliore possibile.
Mezz'ora dopo, a presentazione conclusa, mi faceva i complimenti per il buon lavoro fatto e mi suggeriva alcuni aspetti da approfondire per la riunione vera e propria in presenza di altri responsabili che si terrá domani (5 giugno).

Ormai io ed Eythor siamo amici: tornando a casa dopo l'uscita a Borganes mi ha raccontato della sua famiglia e del suo lavoro in azienda.

Oggi, incontrandolo alla macchinetta del caffé, noto per la seconda o terza volta che entrambi indossiamo una camicia a quadretti blu.

Faccio una battuta: "hey, ogni volta mettiamo la stessa camicia allo stesso tempo!"

Lui fa un sorriso, abbassa lo sguardo e dice: "Ok"


CONTINUA.....




                               Dalla cima del monte Esja








                               Al lavoro fra i tralicci.




                               Riunione (giusta) di venerdí








                                         La mia canzone della settimana










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