mercoledì 29 febbraio 2012

Burocrazie e curiosità

E così anche qui, in un paese dove il sistema burocratico è tra i più semplici del mondo ho dovuto passare la mattinata sbrigando alcune pratiche.

All'inizio sono passato in ufficio Aiesec per firmare il contratto di lavoro che poi abbiamo portato all'azienda affinchè anche loro lo firmassero.
L'azienda sembra fantastica! cercherò di fare alcune foto.
Ho incontrato il capo, un persona a prima vista molto pacata e gentile che mi ha messo a mio agio dicendomi: "non preoccuparti decideremo insieme di cosa ti occuperai, in accordo con le tue e le nostre esigenze trovando la soluzione migliore. Non esitare a chiedere qualunque cosa. Ti insegneremo pian piano ad usare il nostro sistema informatico e le parole chiave islandesi "Già perchè se è vero che sul posto di lavoro parlerò in inglese è anche vero che i programmi e i siti che dovrò visitare saranno in islandese!

Con il contratto firmato siamo andati all'archivio nazionale per il permesso di soggiorno. Basta un passaporto e un contratto di lavoro. Entro 4 settimane riceverò la Kennitala, una sorta di codice fiscale- carta di identità che hanno tutti i residenti e che è indispensabile per fare qualsiasi cosa qui: aprire un conto in banca, pagare le bollette e acquistare una sim telefonica ecc..
Le bollette si pagano online, inserendo il codice della Kennitala. Il sistema accede al conto bancario e preleva i soldi necessari a pagare.
Tutto si fa attraverso internet e questo è un grande punto di forza del sistema islandese.

Espletate queste pratiche ho avuto modo di imparare due cose:

La prima è che il sole qui è infinitamente più abbagliante a causa della mancanza di smog e dell'inclinazione dei raggi.
I raggi solari infatti attraversando in diagonale uno strato più spesso di atmosfera vengono amplificati.
Il risultato è una fortissima luce bianca e si fa fatica a stare con gli occhi aperti!

La seconda cosa, più particolare, è che soffiarsi il naso è maleducazione. Non bisogna mai farlo in pubblico, meglio tirare su col naso e non usare mai il fazzoletto.
Ruttare invece è tollerato


La canzone di oggi è:








martedì 28 febbraio 2012

Il paese dei cartoni animati

Stamattina mi sono svegliato con una forte pioggia che batteva sulla finestra. Tempo di svegliarmi bene, alzarmi dal letto e guardare fuori e la pioggia aveva lasciato posto ad un sole splendente! Faccio la doccia, esco ed il cielo era diventato scurissimo soffiava il vento e poco dopo ha iniziato a grandinare.
Beh la giornata è stata un'alternarsi di pioggia vento e schiarite. Quando il cielo è sereno in Islanda la luce è molto abbagliante.

Ho avuto modo di fare un giro per la città: la sensazione è di essere in un cartone animato per bambini.
Il paese ha il laghetto, un piccolo aeroporto per i voli domestici quasi al centro da dove arrivano in ogni momento aerei ad elica che fanno molto cartone animato, le strade sono molto curvilinee con salite e discese, ci sono i locali take away asiatici e tanti prati con erba rasata e alcuni pini . C'è il porto con le bancarelle di hot dog che fa molto Popeye, le persone sono davvero gentili ed ospitali e in macchina si fermano sempre per farti attraversare. Le casette in centro sono colorate mentre quelle nella zona residenziale hanno un aspetto molto minimale: grigie squadrate senza nessun fronzolo, con finestre ampie senza tende e il tetto rivestito di lamiera rossa o blu.
Mi hanno spiegato che l'esterno è tutt'altro che ricercato poichè ogni inverno le condizioni climatiche avverse rovinerebbero vernice infissi e decorazioni e quindi è meglio avere poco da riparare!

Prima di tornare a casa sono entrato in un supermercato per cercare di capire cosa mangerò da qui a qualche mese: ovviamente è tutto scritto in islandese e quindi andrò ad intuito!
Ho comprato del pesce secco che si mangia come fosse cracker, del pane nero dolciastro e sono andato sul lungo mare con il cielo chiarissimo, i gabbiani e l'odore di salsedine.


Purtroppo oggi ho lasciato la memory card nel computer e quindi non ho potuto fotografare niente, in compenso posto il video dell'atterraggio che ho montato stamattina!




lunedì 27 febbraio 2012

Landing on the moon

Che non sia una terra facile l'Islanda te lo fa capire prima ancora di metterci piede.
L'aereo in fase di atterraggio sembra in preda al vento che da queste parti è di casa!

Poco prima di atterrare, dal compatto mantello di nubi inizia a vedersi il nero della roccia vulcanica e delle distese di lava. La vista è eccezionale. Avvicinandosi ancora si vedono anche delle rare casette e poi tutto intorno deserto vulcanico.

Una volta sceso dall'aereo, guardandomi intorno ho l'impressione di essere capitato in un altro mondo, sulla luna o forse in un film.
Il paesaggio è estremo: desolato, selvaggio, ventoso e mutevole. Sulla strada che mi porta verso Reykjavik l'autobus viene investito da una tempesta di neve che però è una neve mai vista!
Intanto i fiocchi sono enormi, più simile a grandine che a neve, viaggiano in orizzontale totalmente in balia del vento e soprattutto sono inspiegabili dato che il cielo sopra di me sembra quasi sereno.

Attraverso il deserto di lava ed incontro alcuni villaggi di case ricoperte di lamiera, Keflavik, poi Hafnafjordur che in islandese la f seguita da una consonante si legge P e quindi Hapnafjordur.
Non è l'unica stranezza, questa lingua ne ha molte...

Arrivo a Reykjavik e quello che mi colpisce di più è il paesaggio da film: casette, discese con villette tutte uguali, la cattedrale che si vede da ogni angolo e la quasi totale assenza di persone.

Mi sistemo nella casa, fuori è già buio ma è normale, sono le 7.

Per cena andiamo a mangiare una buonissima e piccantissima zuppa di noodles, siamo: io, un serbo\giordano, una danese e un olandese in un locale thailandese in Islanda!



La prima impressione è positivissima, il posto mi piace mi incuriosisce e promette molte sorprese.
Non vedo l'ora che sia domani mattina per vedere la città di giorno, e girarla in lungo e in largo.

Chiudo con una foto scattata poco fa dal lucernaio della soffitta in cui sto per andare a dormire!



domenica 26 febbraio 2012

Notte prima della partenza

Sono le 21.53.
Ho finito di preparare quasi tutto e non mi resta che andare a riposarmi.
La sveglia è puntata alle  5.30 e alle 10.30, con il Milano - Londra, partirò per quest'avventura.
Tutto d'un tratto la stanchezza e forse lo stress sono arrivati senza avviso.
A tutti quelli che in questi giorni mi hanno chiesto: come ti senti? ho sempre risposto la stessa cosa: non sto ancora realizzando! Probabilmente non realizzo neanche in questo momento che domani a quest'ora sarò migliaia di kilometri lontano da casa in una nuova realtà.
Forse proprio perchè così nuova e diversa non riesco ad immaginarmi in quel posto che proprio ieri vedevo in televisione.
Dunque prenderò tutto quello che verrà come una sorpresa, una sfida da scoprire giorno per giorno senza alcuna preparazione e con quell'incoscienza che in questi momenti è fondamentale.

A domani!

 Buonanotte


giovedì 2 febbraio 2012

Prove d'Islanda (o forse no)


Al momento la temperatura esterna è di -5°, c'è tanta neve, il ghiaccio è sopra ogni cosa e la strada è piuttosto inagibile. Ha ripreso a nevicare, o forse non ha mai smesso.
Dovrei abituarmi, tra qualche tempo potrebbe essere la normalità! certo a Torino tornerà il sole, le temperature si alzeranno, la neve si scioglierà e inizierà a soffiare il primo venticello tiepido. Lassù no!
Chissà che clima troverò. Di certo non mi aspetto il caldo, ma di una cosa sono molto curioso:
un detto islandese recita: "se non ti piace il tempo che fa, aspetta cinque minuti". Ecco, questi repentini cambiamenti climatici che in una giornata possono mostrarti addirittura tutte e  4  le stagioni  mi affascinano molto.
Da noi questo non succede, o c'è freddo o c'è caldo. O fa tempo bello o piove.
Beh, sono curioso di andare a verificare.
Nell'attesa, bloccato in casa, affronto questo tempo avverso con: film, studio, e tanto Tè caldo,  che grazie a mia sorella ho imparato a bere ogni pomeriggio.
Tè alla mora e lamponi, menta, limone, arancia rossa, mirtilli....

Chissà se anche in Islanda di pomeriggio bevono il Tè

Chiudo con una foto scattata ieri notte dalla mia finestra: rende l'idea,


















e con una canzone "sciroppo per la tosse" per scaldare una gelida serata d'inverno.
















A presto.